Min.Lavoro: detassazione delle retribuzioni finalizzate alla produttività

 

L'art. 53 (Contratto di produttività) della Manovra Finanziaria 2010 prevista con il Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, riprende i contenuti della detassazione delle retribuzioni finalizzate alla produttività (norma in vigore fino al 31 dicembre 2010) ed alla decontribuzione a seguito di accordi di secondo livello (legge n. 247/2007).
Nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2011 le somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato, in attuazione di accordi collettivi territoriali od aziendali correlati ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, collegati sia all’andamento economico che agli utili d’impresa, sono soggetti ad una imposta sostitutiva IRPEF nel limite complessivo dei 6.000 euro lordi per i titolari di reddito da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro. Nello stesso periodo (comma 2) tali somme beneficiano di uno sgravio dei contributi dovuti sia dal datore di lavoro che dal lavoratore nei limiti delle risorse stanziate dall’art. 1, comma 68, della legge n. 247/2007.
Il “quantum” dell’abbattimento IRPEF e della decontribuzione sarà stabilito dall’Esecutivo, sentite le parti sociali, entro il prossimo 31 dicembre.
Alcune notazioni si rendono necessarie.
La prima concerne l’Istituto che è, in sostanza, una prosecuzione, di quello stabilito a partire dal 2008 e sul quale le circolari n. 49 e n. 59 a firma congiunta Agenzia delle Entrate e Ministero del Lavoro hanno avuto modo di dettare chiarimenti a partire dal 2008: per completezza di informazione va ricordato che fino al 31 dicembre 2008 l’abbattimento dell’IRPEF riguardava anche le prestazioni di lavoro straordinario.
La seconda riguarda i presupposti per l’erogazione: in passato (fatta salva l’ipotesi della “decontribuzione” ex lege n. 247/2007) non era obbligatorio l’accordo collettivo, potendo la somma essere conseguente ad una libera determinazione delle parti.
La terza si riferisce al tetto dei 40.000 euro: oggi per la detassazione al 10% è fissato a 35.000 euro e sulla somma non influiscono i redditi, anche di lavoro autonomo o patrimoniale, percepiti dall’interessato nell’anno precedente.

 

    Estratto dall'approfondimento sulla Manovra Finanziaria 2010
 


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