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Min.Giustizia: la scheda pratica con le modalità di richiesta del certificato penale
Il Ministero della Giustizia ha aggiornato la pagina, del proprio sito internet, relativa alle modalità di richiesta del certificato penale (ai sensi dell'articolo 25 del D.P.R. 313/2002) ed i relativi costi.
Il certificato penale richiesto dal datore di lavoro può ottenersi presso qualunque ufficio del casellario presso la Procura della Repubblica, indipendentemente dal luogo di nascita o di residenza della persona che si intende impiegare. Questi gli Uffici del casellario presso le Procure della Repubblica ai quali è possibile richiedere il certificato penale.
Inoltre, nelle more degli auspicati chiarimenti del Ministero del Lavoro, il Ministero della Giustizia ha predisposto una serie di faq (risposte a domande frequenti) sui soggetti deputati alla richiesta.
FAQ
Dal 6 aprile 2014 chi assume nuovi dipendenti per lo svolgimento di
attività a contatto con i minori dovrà richiedere il certificato del
casellario ai sensi dell’art. 25 bis del DPR 313/2002. L'obbligo c'è anche
nei confronti di chi è già stato assunto?
No. L’obbligo per il datore di lavoro sorge all’atto
dell’assunzione e quando, scaduto il termine di durata previsto, il datore
di lavoro stipuli altro e nuovo contratto con lo stesso lavoratore.
In quali casi il datore di lavoro ha l'obbligo di richiedere il
certificato ai sensi dell'art. 25 bis del DPR 313/2002?
In tutti i casi in cui si instaura con la persona un rapporto
contrattuale con prestazioni corrispettive, per attività che comportino un
contatto diretto e regolare con i minori. L’obbligo non sorge, invece, per
le forme di collaborazione che non si strutturino all’interno di un definito
rapporto di lavoro.
I certificati valgono 6 mesi. Il datore di lavoro dovrà quindi
richiedere il certificato ai sensi dell’art. 25 bis del DPR 313/2002 per i
suoi dipendenti ogni 6 mesi?
No. Il certificato va richiesto solo al momento dell'assunzione.
In attesa del certificato richiesto dal datore di lavoro si può
procedere alla stipula del contratto?
Si. In attesa dell'acquisizione del certificato, se il datore di lavoro è
pubblico può acquisire dal lavoratore una dichiarazione sostitutiva di
certificazione; se il datore è privato, una dichiarazione sostitutiva di
atto di notorietà.
Le esenzioni dal bollo sono soltanto quelle indicate nel D.P.R.
642/72, tabella allegato B?
Le esenzioni indicate nel DPR 642/72 sono quelle principali. Altri casi di
esenzione potrebbero però essere presenti in normative specifiche.
Con riferimento alle prescrizioni del D.Lgs. 39/2014, che si intende
per “ attività professionali o attività volontarie organizzate che
comportino contatti diretti e regolari con minori”?
Per attività professionali o attività volontarie organizzate si
intende tutte le professioni o i lavori (ad es. quelle di insegnante,
bidello, pediatra, allenatore, educatore) per i quali l’oggetto della
prestazione comporta un contatto diretto e regolare con i minori a fronte di
uno specifico rapporto di lavoro.
Attività professionali quali esempio quella di medico odontoiatra o
medico pediatra che comporta attività verso i minori è assoggettata alle
prescrizioni del DL 39/2014 con riferimento ai propri lavoratori dipendenti?
Si.
Sono la vice-presidente di una Associazione Culturale che organizza,
tra le altre cose, corsi di scuola di musica primaria (quindi rivolti
principalmente a minorenni). Per l'organizzazione di questi corsi ci
avvaliamo della collaborazione di professionisti che rilasciano regolare
fattura come titolari di partita iva. Ci dobbiamo ritenere datori di lavoro
e quindi richiedere per questi professionisti il certificato penale del
casellario giudiziale ai sensi dell’art. 25 bis del DPR 313/2002?
Si, qualora l'attività svolta dal professionista sia oggetto di un
contratto, comunque qualificato, che faccia sorgere un rapporto di lavoro
con prestazioni corrispettive.
fonte: Min.Giustizia
Dottrina Per il Lavoro - www.dplmodena.it