Prestazioni di lavoro accessorio: il nuovo limite massimo

 

Con la legge di conversione n. 80/2005 del D.L. n. 35/2005 (art. 1 bis, comma 1, lett. d), e bis) e), comma 2, 3 e 4bis), pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 91 della  Gazzetta Ufficiale n. 111 del 14 maggio 2005, è mutato l’ambito di riferimento dei compensi percepiti dai prestatori di lavoro accessorio: infatti il nuovo art. 70, comma 2, del D.L.vo n. 276/2003 afferma che “le attività lavorative di cui al comma 1, anche se svolte da più beneficiari, configurano rapporti di natura meramente occasionale e accessoria, intendendosi per tali le attività che non danno complessivamente luogo, con riferimento al medesimo committente, a compensi superiori a 5.000 euro nel corso di un anno solare".

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Legge 80/05   

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