INPS: contratto di lavoro domestico per familiari
L’INPS, con messaggio n. 15451/2007, ha affermato che i vincoli di parentela o affinità tra datore di lavoro e il prestatore nel contratto di lavoro domestico non escludono, di per se stesso, il rapporto subordinato e il conseguente obbligo assicurativo, purché lo stesso sia provato. Con lo stesso messaggio l'Istituto ritiene che nell'ipotesi in cui il contratto di lavoro domestico si svolga tra datore di lavoro e lavoratore straniero con grado di parentela, a seguito di nullaosta al primo ingresso concesso dallo Sportello Unico per l'Immigrazione, non c'è bisogno di alcuna prova attese le valutazioni positive in tal senso svolte dal SUI-UTG conclusesi con la sottoscrizione del contratto di soggiorno per motivi di lavoro.
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