Min. Interno: chiarimenti in materia di cittadinanza
Il Ministro dell'Interno, con una circolare diretta ai Prefetti, ha fornito alcuni chiarimenti sull'evoluzione di alcune linee interpretative della legge sulla cittadinanza, con la quale vengono evidenziate le questioni di maggiore impatto al fine di riconoscere l'effettivo radicamento del cittadino straniero nel territorio italiano e contribuire ad eliminare quel disagio sociale dell'immigrato che a volte determina risentimento nei confronti delle istituzioni.
Queste le principali novità introdotte:
• La valutazione del limite di reddito verrà fatta con riferimento non solo alla
posizione individuale del richiedente ma in relazione al reddito dell'intero
nucleo familiare. Ciò renderà possibile la concessione della cittadinanza anche
alle donne casalinghe, ove il marito disponga di documentati mezzi di
sostentamento, adeguati alle necessità della famiglia.
• Al fine di consentire che i tempi procedurali per la concessione della
cittadinanza operino in senso favorevole al richiedente si procederà, prima di
un eventuale diniego per insufficienza dei redditi, all'aggiornamento della sua
situazione economica.
• Nella valutazione della continuità della residenza legale sul territorio - per
il cittadino non comunitario attualmente di dieci anni – gli eventuali, brevi,
motivati spostamenti dall'Italia per esigenze sociali, di studio o di lavoro, se
debitamente documentati, non saranno considerati pregiudizievoli per la
concessione della cittadinanza.
• Le situazioni dei minori stranieri adottati da cittadini italiani saranno
affrontate con la finalità di agevolare un più rapido inserimento a pieno titolo
del minore nella comunità italiana.
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