MAP: nuove tipologie contrattuali e attività regolamentate

 

Il Ministero delle Attività Produttive, con circolare n. 3600/C del 6 aprile 2006, indirizzata alle Camere di Commercio, ha diffuso alcuni chiarimenti sulle tipologie contrattuali previste dal D.L.vo n. 276/2003 applicabili alle attività di pulizia, facchinaggio, autoriparazioni e installazione di impianti ove la normativa prevede il possesso di determinati requisiti tecnico – professionali per l’esercizio dell’attività. Il presupposto deve essere quello della “immedesimazione” con l’impresa: tale requisito è senz’altro rilevabile nel titolare, nel lavoratore dipendente, nel socio prestatore d’opera, nel collaboratore familiare, nell’institore e nell’associato in partecipazione. Queste le novità che emergono:

a) il responsabile tecnico necessario per la gestione di tali attività non può essere un collaboratore a progetto. Lo svolgimento del rapporto con tale tipologia contrattuale non consente la maturazione dei requisiti per rivestire tale ruolo;

b) il contratto di lavoro a chiamata non è idoneo per il ruolo di responsabile tecnico, in quanto tale tipologia ha quale connotato principale quello della discontinuità e non quello della stabilità che si richiede ad un responsabile tecnico. La nota precisa, tuttavia, che il lavoratore intermittente può sostituire il responsabile tecnico principale per garantire la continuità operativa, in tutte quelle ipotesi in cui lo stesso non è presente (ferie, malattia, ecc.);

c) il ruolo di responsabile tecnico principale può essere ricoperto da un lavoratore somministrato, ma a tempo indeterminato;

d) il contratto di lavoro ripartito è ammissibile con la figura del responsabile tecnico attesa la solidarietà dell’obbligazione che permette al titolare di avere sempre presente uno dei due lavoratori dipendenti coobbligati.

Invia la pagina ad un amico             Stampa la notizia    Chiudi la finestra

La circolare n. 3600/C/2006

Direzione Provinciale del Lavoro di Modena - www.dplmodena.it