Governo: provvedimenti integrativi per le aziende in crisi |
Il Governo, con un Decreto Legge n. 249 approvato nel Consiglio dei Ministri del 29 settembre 2004, ha adottato alcuni interventi finalizzati a garantire la proroga degli ammortizzatori sociali, in particolare l'art. 1 afferma che, in caso di cessazione dell'attività dell'azienda o di una parte di essa, il trattamento di integrazione salariale straordinaria per crisi aziendale può essere prorogato per 12 mesi nei casi in cui siano evidenziati programmi finalizzati alla ricollocazione dei lavoratori: tutto ciò è condizionato all'accertamento da parte del Ministero del Lavoro dell'avvio concreto, nei primi 12 mesi, del piano di gestione delle eccedenze occupazionali. Il medesimo articolo, al comma 3, prevede che il lavoratore, percettore del trattamento lavorativo, sia esso di mobilità che di CIGS che di normative speciali, decada dal trattamento allorché: a - rifiuti di essere avviato ad un progetto individuale di inserimento nel mercato del lavoro oppure rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o riqualificazione professionale; b - non accetti l'offerta di lavoro inquadrato in un livello retributivo non inferiore del 20% rispetto a quello delle mansioni di provenienza; il lavoratore sospeso in CIGS, se decaduto dal diritto di godimento del trattamento previdenziale, perde altresì il diritto a qualsiasi erogazione a carattere retributivo e previdenziale a carico del datore di lavoro, fati salvi i diritti già maturati. Le disposizioni appena citate trovano applicazione allorquando le attività lavorative e di formazione si svolgano in una località distante non più di 50 Km dalla residenza del lavoratore e, in ogni caso, raggiungibile in 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici. Con il comma 2 dell'art. 1, è stato integrato per 50 milioni di euro il fondo già previsto dall'art. 3, comma 137, quarto periodo, della legge 350/2003, con il quale fino al prossimo 30 aprile 2005 potranno essere finanziati una serie di ammortizzatori sociali a seguito di accordi conclusi presso il Ministero del LAvoro e che interessano, tra gli altri, il settore tessile delle piccole imprese della Regione Emilia Romagna. |