Foglio di via per gli extracomunitari
Con una recentissima sentenza (n. 7892/2003) le Sezioni Unite della Cassazione sono intervenute sul problema relativo alla espulsione automatica dal territorio nazionale del lavoratore extra comunitario che non ha presentato l’istanza di rinnovo entro i sessanta giorni successivi alla scadenza, che rappresentano il termine a disposizione previsto dalla normativa di riferimento. La Corte, rifacendosi anche ad un precedente indirizzo del Consiglio di Stato (sentenza n. 870/1999) che aveva definito come non perentori i termini per la presentazione della richiesta di rinnovo del permesso, ha sottolineato la differenza tra la forma, correlata alla tempistica del rinnovo, e la sostanza (il possesso dei requisiti di legge). Le Sezioni Unite propendono per un rispetto della sostanza, sostenendo, nell’ottica di una precedente sentenza della stessa Corte (n. 6347/1999), che la ritardata istanza, considerata di per sé sola, non basta a giustificare l’espulsione dello straniero, ma che occorre valutare il caso concreto.
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