Licenziamento e assoluzione perché il fatto non costituisce reato

 

Con sentenza n. 206 dell'8 gennaio 2013 la Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento di un lavoratore che si basa su di un fatto penalmente perseguito, dal quale il lavoratore è stato poi prosciolto dal giudice penale.

A detta della Suprema Corte, la sentenza di proscioglimento, perché il fatto non costituisce reato, non integra l'illegittimità del licenziamento che, viceversa, si basa su di una libera valutazione, da parte del datore di lavoro, anche sugli stessi fatti penalmente perseguiti.  

 

La Sentenza n. 206/2013 (fonte Guida al Diritto)

 

stampa la notizia       chiudi                                

DPL Modena - www.dplmodena.it