Permessi per assistenza disabili di cui all’art. 33, comma 3, L. n. 104/1992
La Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 31 del 6 luglio 2010, ha risposto ad un quesito dell'Associazione Nazionale Cooperative Consumatori, in merito ai permessi previsti dall’art. 33, comma 3, L. n. 104/1992.
In particolare, vengono richiesti chiarimenti relativi alle modalità di fruizione dei tre giorni di permesso mensile, frazionabili anche in permessi orari, per quanto concerne:
il preavviso con il quale tale permesso deve essere richiesto dal lavoratore avente diritto;
il soggetto – datore di lavoro o dipendente – che stabilisce le date di fruizione del permesso;
la facoltà del dipendente di modificare unilateralmente la giornata programmata per la fruizione del permesso, spostandola ad altra data.
La risposta in sintesi:
"...Stante l’assenza di una disciplina
normativa in ordine alle problematicità oggetto di interpello, occorre
richiamare principi di carattere generale volti a contemperare la necessità di
buon andamento dell’attività imprenditoriale con il diritto all’assistenza da
parte del disabile.
In tal senso si ritiene possibile, da parte del datore di lavoro, richiedere una
programmazione dei permessi, verosimilmente a cadenza settimanale o mensile,
laddove:
- il lavoratore che assiste il disabile sia in grado di individuare
preventivamente le giornate di assenza;
- purché tale programmazione non comprometta il diritto del disabile ad una
effettiva assistenza;
- segua criteri quanto più possibile condivisi con i lavoratori o con le loro
rappresentanze;
la predeterminazione di tali criteri dovrebbe altresì garantire il mantenimento
della capacità produttiva dell’impresa e senza comprometterne, come detto, il
buon andamento.
I medesimi principi dovrebbero
evidentemente essere osservati per quanto concerne la possibilità, da parte del
dipendente, di modificare la giornata in precedenza programmata per la fruizione
del permesso, fermo restando che improcrastinabili esigenze di assistenza e
quindi di tutela del disabile, non possono che prevalere sulle esigenze
imprenditoriali.".
Direzione Provinciale del Lavoro di Modena - www.dplmodena.it