Mansioni superiori
 

Con sentenza n. 4463 del 4 marzo 2004, la Cassazione ha affermato che l’art. 13 della legge n. 300/1970, non contiene un assoluto divieto, per i datore di lavoro, di assegnare il lavoratore mansioni superiori senza il suo consenso. E’ pertanto consentito alla contrattazione collettiva disciplinare le modalità secondo cui, nei limiti derivanti dall’esigenza di tutela della professionalità del lavoratore, deve esercitarsi il c.d. “ius variandi in melius".

 

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