Retribuzione: minaccia indiretta finalizzata alla corresponsione di un salario inferiore al CCNL
Con sentenza n. 5166 dell’11 febbraio 2002, la Cassazione Penale ha affermato che la sussistenza di un accordo individuale tra datore e dipendente finalizzato a corrispondere una retribuzione inferiore al CCNL non è di per sé sufficiente ad escludere il reato di estorsione: il giudice di merito deve accertare se la condotta dell’indagato sia stata posta in essere nella sola prospettiva di conseguire un ingiusto profitto con altrui danno attraverso un comportamento che, al di là dell’aspetto contrattuale, ponesse concretamente la vittima in uno stato di soggezione.
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