Truffa in danno dell’INPS
Con sentenza n. 14390 del 27 marzo 2003, la seconda sezione penale della Cassazione, ha affermato che commette il reato di truffa aggravata nei confronti dell’INPS il datore di lavoro che falsamente denunci al centro per l’impiego la prestazione lavorativa da parte di braccianti agricoli, così inducendo in errore l’Istituto e determinandolo a corrispondere ai predetti lavoratori prestazioni assicurative e previdenziali loro non spettanti, senza che assuma rilievo l’eventuale scarsa diligenza o la mancanza di effettivo controllo o verifica da parte del pubblico funzionario.
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